Microtunneling e Direct Pipe

1247 – Vinaròs (Spagna)

Lavori:
Costruzione di un microtunnel con sbocco al mare nella zona di Vinaròs (Spagna) nell’ambito dei lavori per il progetto di stoccaggio di gas sotterraneo Castor

Ente:
Saipem –Sucursal en Espana S.p.A.

Periodo di esecuzione:
Dicembre 2010 – Gennaio 2012

Importo Lavori:
€ 1.397.920,00

Descrizione

Alla ACS e alla società del gruppo COBRA Instalaciones y Servicios S.A. è stata assegnata dal committente (ESCAL UGS)l’esecuzione del contratto Engineering, Procurement and Construction (EPC) per il progetto di sviluppo di stoccaggio di gas sotterraneo CASTOR. ESCAL prevede di risviluppare il serbatoio abbandonato Amposta come il canale di sviluppo di stoccaggio sotterraneo di gas CASTOR per fornire stabilità e sostegno per le forniture di gas per l’asse mediterranea della Spagna nei periodi di forte domanda.
Le strutture UGS sono composte dal ponte Wellhead Platform (WHP)legato alla piattaforma del Process, Utilities and living Quarters (PUQ), al funzionamento degli impianti sulla terra ferma (Onshore Operations Plant, OOP) e a un gasdotto di collegamento. Il gasdotto 30″ del gas ha una sezione in mare aperto a circa 22 km di lunghezza e una sezione sulla terra ferma di circa 8,5 km. È utilizzato per il trasporto di gas disidratato dalla piattaforma complessa in mare agli impianti sulla terra ferma o da questi ultimi (OOP) al serbatoio in mare aperto. Tutte le tubazioni sono interrate.
A SAIPEM sono stati commissionate opere limitate ai seguenti elementi del progetto complessivo:

  • Una condotta da 30 pollici di diametro nominale offshore dalla costa in Spagna continentale a Vinaròs alla base del montante della piattaforma PUQ in mare aperto, compresa la struttura SSIV e il suo cordone ombelicale associato a PUQ Hydraulic Power Unit (HPU) (lungo circa 22 Km).
  • Un cavo in fibra ottica tra una scatola di giunzione nella stazione di valvola di blocco (BVS) presso l’approdo e una scatola di derivazione vicino alla parte superiore del J-tube sul PUQ (lunga circa 22 km).

L’ambito dei lavori di ICOP ha compreso la realizzazione dell’area cantiere, l’esecuzione del pozzo di partenza, le opere di microtunnelling, il recupero sottomarino, la stuccatura del microtunnel e infine la reintegrazione dell’area cantiere. Le maggiori difficoltà sono state rappresentate dalle variabili condizioni del terreno, che passava da tratti sciolti a conglomerati compatti rocciosi, e le attività di grouting da eseguire con una parte del tunnel pieno di acqua di mare da spostare da una speciale miscela di stuccatura.