La prima borsa di studio della Fondazione Petrucco alla dott.ssa Lusi

Lunedì 26 si è tenuta la cerimonia di consegna della borsa di studio nella Torre di Santa Maria di Confindustria Udine da parte della Fondazione in memoria dell’ingegnere Paolo Petrucco.

La vincitrice della borsa è la dottoressa Teresa Lusi, che ha presentato per l’occasione, il progetto di tesi, che approfondirà anche in Canada. Infatti, il premio ha l’obiettivo di favorire la formazione e la crescita di studentesse e studenti universitari meritevoli e supporta lo svolgimento di un periodo di studi all’estero nell’ambito dell’ingegneria civile.

La dottoressa Lusi ha esposto il progetto dal titolo “Un approccio integrato per la progettazione prestazionale di struttura e fondazione n condizioni sismiche” con il coordinamento della Prof.ssa Filomena de Silva e del Prof. Francesco Silvestri. La tesi indagherà l’interazione tra le fondazioni degli edifici, il terreno su cui poggiano e le strutture stesse con l’obiettivo di dissipare le forze generate dall’azione del sisma, nel tentativo di migliorare gli approcci progettuali esistenti per la progettazione di strutture in condizioni sismiche.

In occasione della cerimonia di consegna sono intervenuti anche Alessandra Marini, professoressa ordinaria di Tecnica delle costruzioni all’Università degli Studi di Bergamo e Gian Michele Calvi, professore ordinario di Tecnica delle costruzioni e direttore del Centro di formazione post-laurea e ricerca in Ingegneria sismica e sismologia allo IUSS – Scuola universitaria superiore di Pavia, che ha tenuto un intervento sul tema “Un secolo di ponti: dalla rivoluzione industriale al ponte sullo stretto”.

Il professor Calvi, presidente della commissione di valutazione per il premio, ha commentato: “La mia vita professionale è cambiata quando ho avuto la possibilità di andare a studiare a Berkeley, quaranta anni fa. Ora mi auguro che la stessa cosa accada a Teresa, grazie alle generosità ed alla visione della Fondazione Paolo Petrucco e delle donne e degli uomini che l’hanno voluta. È raro che un’impresa di costruzioni finanzi questo tipo di sviluppo. Il secondo augurio è che altri prendano esempio, favorendo un cambio radicale nella crescita scientifica e culturale del Paese.”